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Zoo di Cavriglia: partita la colonia dei macachi verso un santuario olandese

Lug 31, 2016 | LEAL informa, Proteste e Incontri, Sezioni blog | 1 commento

Sono partiti nei loro kennel i macachi dello zoo di Cavriglia, verso il tanto sospirato santuario olandese. Il giorno del trasferimento è finalmente arrivato non senza polemiche perché il Comune di Cavriglia ha disatteso le richieste circa le modalità di cattura in massima sicurezza per i nostri piccoli amici, come si può evincere dal comunicato stampa ufficiale che LEAL ha inviato a tutti i media (vedi sotto). Rimane per tutti noi l’immensa felicità di sapere i macachi in viaggio verso un luogo finalmente adatto a loro, ma anche tanta commozione visto che il team di LEAL insieme a tutti voi ne ha seguito con apprensione la vicenda. Per Bruna Monami responsabile della sezione LEAL Arezzo e tutti i suoi volontari ci sarà una grande nostalgia delle loro faccette furbe, i giochi, i loro piccoli e i loro modi di fare. Ci aggiorneremo sull’arrivo e sul loro ambientamento nel nuovi bellissimi spazi. Grazie a Bruna e ai suoi volontari davvero speciali e buon viaggio bambini! (Silvia Premoli)
(clicca sulle immagini per ingrandirle)

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COMUNICATO
LEAL LEGA ANTIVIVISEZIONISTA PROMOTRICE DEL PROGETTO DI CHIUSURA DELLO ZOO: il Comune non ha messo in atto le misure e gli accorgimenti da noi proposti per garantire la sicurezza e il benessere degli animali in questa delicata operazione.
I 18 macachi presenti nello zoo di Cavriglia (AR), di proprietà del Comune, stanno per essere trasferiti in Olanda. LEAL, associazione promotrice del progetto di chiusura dello zoo (con decine di volontari impegnati negli ultimi due anni), comunica che l’amministrazione comunale non ha messo in atto le misure e gli accorgimenti proposti nel protocollo redatto – con la consulenza di veterinari esperti in primati – per garantire la sicurezza e il benessere degli animali in questa delicatissima operazione di cattura.
“La partenza è per noi un traguardo importante e una vittoria – spiega Bruna Monami, vicepresidente nazionale dell’associazione e responsabile della sezione di Arezzo – perché per gli animali si aprono le gabbie e vengono trasferiti come abbiamo chiesto con insistenza da tanto tempo, presentando uno specifico progetto e dando all’amministrazione i contatti internazionali con la AAP, “Rescue Centre for Exotic Animals” di Almere, dove i macachi potranno di fatto vivere in semilibertà. Per noi è una gioia che per loro possa iniziare una vita migliore. Ma anche le belle favole hanno a volte risvolti spiacevoli. Siamo quindi costretti a denunciare che non è stato seguito il protocollo indicato nel preventivo presentato al Comune e stilato con l’aiuto di esperti in primati consultati da LEAL. Il preventivo contemplava strategie particolari che, messe in atto, avrebbero consentito di limitare al massimo lo stress procurato agli animali, oltre a facilitare la cattura di un così nutrito gruppo di macachi. Nonostante nelle comunicazioni pubbliche del Comune venisse dato risalto alla collaborazione con un’associazione animalista, delle modifiche apportate al progetto LEAL NON È STATA AVVISATA impedendole quindi di fatto di ridiscutere l’accordo precedente. Questa mattina, all’inizio delle operazioni di cattura degli animali, ai rappresentanti locali e nazionali di LEAL è stato impedito di entrare e nessun delegato ha potuto assistere a quanto si stava svolgendo all’interno del parco. Prendiamo quindi le distanze da metodi di cattura diversi da quanto era stato preventivato per garantire la sicurezza degli animali della colonia, dove tra l’altro è presente un cucciolo nato pochi giorni fa e qualche femmina potrebbe essere gravida. Anche dopo la partenza degli animali continueremo a tenerci informati sulle loro condizioni di salute e su eventuali danni riportati e agiremo di conseguenza”.
Ricordiamo che LEAL in quasi due anni ha trasferito circa 40 animali che ora vivono liberi in santuari e si è impegnata a pagare anche in futuro il loro mantenimento. Per il momento rimangono nel parco lo struzzo e il bisonte americano, oltre a Bruno l’anziano orso. Su di loro continueremo a vigilare a titolo di volontariato e a denunciare qualsiasi situazione che possa mettere in pericolo il loro benessere.
Cavriglia 31 luglio 2016
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