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Stop all'importazione delle tartarughe d'acqua

Feb 1, 2009 | Proteste e Incontri

Riceviamo e rigiriamo da NoTurtle: www.NoTurtle.org
Aiutateci a fermare l’importazione e la vendita di tartarughe d’acqua dagli Stati Uniti all’Europa
Il mio nome è Giuliano Sadar.
Vi scrivo per informarvi su un’iniziativa che io e un gruppo di volontari stiamo organizzando per fermare l’importazione e la vendita di tartarughe d’acqua [Trachemys scripta scripta (tartaruga dalle Orecchie gialle), Graptemys kohni, Pseudemys concinna] dagli Stati Uniti all’Europa come animali d’affezione. UNA VERGOGNA CHE DURA DA 30 ANNI
Tale commercio, iniziato una trentina di anni fa, vede una vergognosa filiera di guadagno (dagli allevatori ai venditori) sulla pelle delle tartarughe. Le statistiche dicono che, date le condizioni terribili di trasporto nei container, della stabulazione nei centri di stoccaggi, e per il modo in cui vengono tenute da chi le acquista, una percentuale del 90% muore entro il primo anno di età.
Il basso costo delle tartarughe (15.000 lire, ora diventate 15 euro), assieme alle bugie dei negozianti, che per la maggior parte nascondono il fatto che le minuscole tartarughe in vendita cresceranno sino a diventare di dimensioni e peso 100 volte maggiori (sino a 2 kg e 30 cm di lunghezza del carapace), fanno sì che ci sia sempre stata tanta disinformazione sull’argomento e leggerezza nell’acquisto, con gli ignari acquirenti convinti che bastasse la bacinella d’acqua con l’ isoletta e la palma di plastica per allevare questi delicati animali.
Potete trovare ulteriori dati e informazioni sul sito: www.NoTurtle.org.
L’ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA
Le tartarughe d’acqua che sopravvivono al terribile trasporto dagli Stati Uniti all’Europa sono abbandonate in natura dopo i loro primi anni di vita come animali d’affezione causa del loro crescere rapidamente in dimensioni. Da quel momento, esse diventano una grave minaccia alle più deboli specie autoctone europee, come le Emys orbicularis e le Mauremys leprosa, che si stanno estinguendo molto velocemente. Infatti, fontane, laghetti stagni in tutta Italia sono pieni di tartarughe d’acqua abbandonate.
Quest’ultima è la ragione perché nel 1997 la Comunità europea proibì l ‘importazione delle tartarughe Trachemys scripta elegans (le tartarughe “orecchie rosse”, come quelle nella foto sopra, importate a milioni negli anni passati, di cui il 90% morivano entro un anno).
Dopo il divieto, gli allevatori e i commercianti di tartarughe degli Stati Uniti trovarono un modo di eluderlo, importando in Europa altre specie, molto simili alle “Orecchie rosse”.
UN PROBLEMA SIA ETICO CHE AMBIENTALE
Lo strumento con cui cerchiamo di raggiungere l’obiettivo del divieto è una petizione al Parlamento europeo.
Noi non siamo un’associazione, e non accettiamo sottoscrizioni.
Nella primavera 2004 abbiamo tenuto una conferenza sul problema dell’ importazione delle tartarughe d’acqua a Monza, all’associazione Oltre La Specie.
Sul sito di Oltre La Specie si può trovare un resoconto all ‘indirizzo http://www.oltrelaspecie.org/eventi-old.htm
IL MODO PIU’ EFFICACE CON CUI POTETE AIUTARCI E’:
Raccogliere firme per la petizione (la petizione è scaricabile dal nostro sito. Per facilità, un file word con la petizione, direttamente stampabile, vi viene mandato come allegato con questa email. La petizione cartacea è oggi l’unico mezzo, dato che le petizioni elettroniche al Parlamento europeo non sono permesse). I fogli con le firme sono da spedire via posta a Milano al nostro attivista Riccardo Moschetti, il cui indirizzo, indicato anche nel sito, è
Casella Postale 14/249 – 20140 Milano 65 – Italia.
Per raggiungere un “peso politico” sufficiente, una petizione deve avere almeno 50.000 firme. Quindi anche una manciata di firme raccolte da voi possono essere molto preziose per il nostro obiettivo e, di conseguenza, per le tartarughe.
Un aiuto può essere fornito anche parlando del problema nel vostro sito o nelle vostre pubblicazioni, o anche solamente con gli associati, o inserendo un link o un banner di www.NoTurtle.org.
Nella sezione “links” del sito www.NoTurtle.org, trovate le indicazioni per farlo nella maniera più semplice e veloce.
Se avete bisogno di ulteriori informazioni, non esitate a contattarmi.
Giuliano Sadar per www.NoTurtle.org
Giuliano Sadar giuliano.sadar@noturtle.org

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