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Sicilia: randagimo fuori controllo, istituzioni incapaci e comatose si rammaricano per il negativo ritorno di immagine che allontana i turisti

Feb 26, 2018 | Argomenti, LEAL informa, Proteste e Incontri | 2 commenti

Ieri 25 febbraio è scesa in piazza tutta l’Italia dal nord al sud per ricordare i cani della strage di Sciacca che a partire dal 15 febbraio ha visto morire almeno 40 cani avvelenati nel giro di poche ore e a decine fino ad oggi. Ricordiamo che in Sicilia i randagi, cani ma anche gatti, muoiono a centinaia ogni anno da sempre. In occasione dell’avvicinarsi della stagione estiva, ci segnalano i volontari, c’è sempre qualcuno pronto a sterminare randagi per evitare che “infastidiscano” i turisti e per cercare di rendere una immagine di normalità e civiltà ai turisti.
milano corteo sciacca 25 febbraio 6LEAL Milano, Pavia, Ferrara, Modena, Messina e Bellinzona (CH) erano presenti ai cortei di Milano, Sciacca e Bologna. A Milano ha manifestato anche la stilista di origini siciliane Elisabetta Franchi, che si è schierata a favore della tutela dei randagi. È chiaro che le responsabilità di questo degrado sono da ripartire, a ciascuno per la propria parte, tra i Sindaci, i vertici della Regione e le Asl veterinarie: mancate sterilizzazioni dei cani randagi e di proprietà, canili lager affidati a persone che hanno come unico interesse il guadagno e totale mancanza di controllo della movimentazione di animali da sud a nord.
Curiosamente le ultime eliminazioni di Sciacca e della zona di Ragusa coincidono con una importante manifestazione sportiva: il Giro d’Italia che il 9 maggio passerà da Sciacca, la quinta tappa infatti partirà da Agrigento.
Un tappeto di cani morti ha sancito il fallimento della Sicilia in merito alla gestione dei randagi.

• Intervista di Silvia Premoli a Radio Spazio Noi Palermo (09:10)

 
• Video della manifestazione a Sciacca, da LEAL sezione Messina
 

• Immagini dei cortei di Milano, Sciacca, Bologna


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