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Incontro fatale per il benessere degli animali e la salute dei cittadini a Ferrara

Ott 8, 2017 | Ambiente, Argomenti, LEAL informa, Proteste e Incontri, Sezioni blog | 2 commenti

LEAL Ferrara rende noto che il 5 ottobre si è riunito il Gotha italiano dello sfruttamento animale e ambientale: Roberto Moncalvo, presidente Coldiretti; Luigi Scordamaglia AD Inalca e vicepresidente Assocarni; Federico Vecchioni di Bonifiche Ferraresi; Paolo De Castro, commissione Agricoltura del Parlamento Europeo; Maurizio Martina, Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali; e persino Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute.
Lorenzin_MartinaI due Ministri presenti hanno tenuto a battesimo “la stalla del futuro”, che parte da Bonifiche Ferraresi e viene contrabbandata da Assocarni e Coldiretti come: “Nuovo progetto integrato e sostenibile con l’utilizzo delle più moderne tecnologie nel rispetto del benessere animale e dell’ambiente”. Già di per sé il concetto di allevamento e rispetto del benessere animale-ambientale è un ossimoro (un animale può stare bene solo se è libero e non è sottoposto ad alcuna forma di sfruttamento). Scrivono le cronache locali che Bonifiche Ferraresi: “Pensa di far tornare gli animali nelle aree interne del Paese dopo anni di abbandono. Un tema che riguarda da vicino anche la nostra Provincia, tra le più povere di allevamenti zootecnici”. Ciò detto in una regione come l’Emilia ammalata di allevamenti suona una presa in giro così come troviamo fuori luogo la presenza del Ministro Lorenzin che invece di pensare a ridurre il pesantissimo impatto sulla salute dei cittadini che comportano gli allevamenti e il consumo di carne, si presta e si inchina alle lobby.
Stefania Corradini, responsabile LEAL Lega Antivivisezionista Ferrara, ricorda lo scempio etico di questo progetto e che: “L’uomo non nasce carnivoro, fisicamente non lo è mai stato e lo dimostrano i suoi organi. I denti: nei carnivori gli incisivi sono corti e acuminati e i canini sono lunghi e affilati, adatti a strappare la carne. Negli erbivori e nell’uomo gli incisivi sono larghi e piatti, i canini sono corti e smussati, i molari sono piatti. La saliva: nei carnivori mancano gli enzimi digestivi mentre negli erbivori e nell’uomo sono presenti enzimi digestivi per i carboidrati. Lo stomaco: nei carnivori l’acidità ha un pH che non supera 1 e il volume dello stomaco è pari al 60-70% del tratto digestivo mentre negli erbivori e nell’uomo l’acidità ha un valore di pH 4-5 e ha un volume inferiore al 30% del tratto digestivo. Per non parlare dell’intestino: l’intestino tenue nei carnivori è 3-6 volte la lunghezza del corpo mentre negli erbivori e nell’uomo è di 10-12 volte la lunghezza del corpo. L’organismo dell’uomo, contrariamente a quello dei carnivori, non è fatto per mangiare cadaveri di animali perché ne rimane intossicato a causa delle sostanze contenute nella carne. Inoltre, l’uomo non è nato nemmeno per mangiare latte e uova e formaggi: il latte materno serve solo per lo svezzamento come qualsiasi mammifero. Dal punto di vista salutare l’abuso di carne può portare a malattie quali obesità, gotta, diabete, infarto e cancro, aggressività e calo dell’aspettativa di vita. Perché allora incentivare gli allevamenti intensivi? L’allevamento intensivo è la principale fonte di sofferenza per gli animali e provoca danni anche all’ambiente e alla salute dell’uomo. Spezza il legame tra la terra e gli animali che anziché al pascolo vengono ammassati in capannoni e recinti fangosi, nutriti con alimenti commestibili quali cereali, soia o pesce che potrebbero invece nutrire gli esseri umani e necessita di grandi quantità di acqua. Per quanto riguarda l’ambiente e l’inquinamento, l’impatto dell’allevamento intensivo va molto al di là dei confini del capannone dove vengono costretti a vivere gli animali. L’uomo disbosca per usufruire di un’enorme superficie di terreno dedicata alle monoculture chimiche di cereali e soia per il mangime degli animali. Vengono somministrati grandi quantità di antibiotici per tenere lontane le malattie e questa pratica contribuisce a creare l’emergenza dei super batteri resistenti agli antibiotici. Gli animali quindi vengono trattati come macchine produttive invece che come esseri senzienti con necessità di benessere quali sono. Ricordate quando avete una bistecca nel piatto: state mangiando un pezzo di essere vivente che possedeva un cuore e aveva voglia di vivere!”
LEAL Bologna e Ferrara
Stefania Corradini, tel. 349.4021232
lealferrara@libero.it


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C.F. 80145210151


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