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Aggiornamento tavolo delle trattative sulla sperimentazione animale con il Ministero della Sanità

Ott 14, 2015 | LEAL informa, Vivisezione

Il giorno 7 ottobre 2015 a Roma si è svolta la riapertura del tavolo ministeriale tecnico scientifico sui metodi alternativi con l’intento di dare il via a trattative sulla sperimentazione animale con il Ministero della Sanità. Gli esperti indipendenti, che hanno preso parte a questa prima seduta provengono dalla comunità scientifica accreditata, sono: Giulio Tarro, Marcello Villanova, Costanza Rovida, Valeria Roni e Bruno Fedi, quest’ultimo anche nel ruolo di coordinatore.
Valeria Roni, consulente scientifica di LEAL, riporta le sue considerazioni in questo breve report personale.
"Ho preso parte a questo tavolo ed è stato importante comprendere quanto lavoro ci sia ancora da fare discutendo con la controparte. Quello che mi sento di dire è che il gruppo è molto consapevole e convinto che l’apertura della discussione sia un passo importante anche se per ora la vivisezione è considerata ancora uno strumento di ricerca utilizzabile dai ricercatori e studiosi del ministero. Noi siamo convinti e uniti nel chiedere di cambiare il metodo e non usare più test obsoleti su animali per salvaguardare la salute umana, investendo in una rivoluzione scientifica che porterebbe l’Italia ad essere all’avanguardia e competitiva, anzi una forza propulsiva per la conoscenza come lo era stata nelle epoche passate. La scienza per progredire non ha bisogno di test sulle creature viventi e tanto meno di fare inaccettabili test sugli umani. L’idea del sacrificio e del sacrificabile oltre che un errore metodologico è molto limitante, aberrante, fuorviante e declassificante per la razza umana. Come riportato dal presidente del PAE Partito Animalista Europeo, sull’Osservatore d’Italia: "I punti fondamentali in discussione sono stati l’ effettiva applicazione dei metodi validati e la ricerca di nuovi, nonché il loro possibile finanziamento. È stato sottolineato il lungo tempo necessario per realizzare i metodi alternativi. L’intervento della dottoressa Rovida faceva notare che questo era dovuto al confronto coi metodi tradizionali, che hanno tempistiche ancora più lunghe oltre ad essere più costosi e dichiarati inattendibili da vari enti prestigiosi. Si è dunque deciso di effettuare una indagine su tutti i centri che effettuano ricerche per sapere quali metodi validati siano conosciuti, applicati ed in quale misura (leggi l’articolo completo)". La discussione procede per piccoli passi, ma è una breccia che si apre e che se portata avanti con rigore scientifico e pretendendo che ci si evolva in una discussione costruttiva non potrà che portarci al grande cambiamento che tutti aspettiamo. Non vi può essere scienza senza coscienza".
*LEAL al tavolo tecnico scientifico sui metodi alternativi alla sperimentazione animale.
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