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Vittoria di LEAL: partono i primi animali dallo zoo di Cavriglia

Mag 7, 2016 | Donazioni, LEAL informa, Sezioni blog | 2 commenti

LEAL PARTENZA DEL 07_05-16 ZOO CAVRIGLIA dLEAL PARTENZA DEL 07_05-16 ZOO CAVRIGLIA aLEAL PARTENZA DEL 07_05-16 ZOO CAVRIGLIA bLEAL PARTENZA DEL 07_05-16 ZOO CAVRIGLIA cÈ arrivato un giorno davvero speciale per alcuni animali dello zoo di Cavriglia: il giorno del loro trasferimento in Santuari dove potranno vivere in serenità e libertà. Grazie all’impegno profuso da Bruna Monami, responsabile di LEAL sezione Arezzo prosegue lo svuotamento dello zoo del Parco di Cavriglia. Come da accordi intercorsi tra LEAL Lega Antivivisezionista con l’Amministrazione Comunale, sono oggi in fase di trasferimento alcuni animali presenti al parco-zoo di Cavriglia. Cambiano finalmente dimora: Paco il pony e le capre Tiberio e Camillo, destinazione “Fattoria della Pace Ippoasi” un luogo che sorge nel cuore verde del Parco di San Rossore, a San Piero a Grado, Pistoia. Contemporaneamente, le caprette Bobo, Gioia, Costolina e Luisa si trasferiscono all’Oasi Be Happy a Scansano, Grosseto.
Queste due splendide realtà fanno parte della “Rete dei Santuari Liberi”, che ospitano animali cosiddetti “da reddito”: cavalli, asini, mucche, maiali, capre, pecore, galline, anatre ecc. Bruna Monami ha seguito questo progetto di chiusura dello zoo dal 2014, coadiuvata da attivisti e volontari: il loro impegno davvero intenso e complesso è stato coronato dalla partenza dei primi animali che sono stati salutati da tutti con grandissima emozione.
LEAL ANIMALI ZOO CAVRIGLIA IN LIBERTA' 07_05-2016 aLEAL ANIMALI ZOO CAVRIGLIA IN LIBERTA' 07_05-2016 bLEAL ANIMALI ZOO CAVRIGLIA IN LIBERTA' 07_05-2016 cLEAL ANIMALI ZOO CAVRIGLIA IN LIBERTA' 07_05-2016 dNelle foto, la partenza verso la nuova vita libera e la libertà nell’oasi: tre ettari di collina in compagnia di altri animali e un ulteriore ettaro di terreno destinato a comodi ripari.
“Dovendo trasferire gli animali da una situazione inadeguata abbiamo cercato per loro il meglio – afferma Bruna Monami – e grazie alla disponibilità di queste oasi abbiamo ottenuto quanto è meglio per loro: un ambiente che tiene conto esclusivamente delle loro esigenze specie-specifiche, un luogo in cui a nessun ospite verrà chiesta alcuna prestazione, sia in termini alimentari, di pet o di altro genere, e deve essere garantita la migliore qualità di vita fino alla loro fine naturale. Altrettanto importante è l’aspetto divulgativo, con l’apertura al pubblico per contribuire così non solo alla salvezza dei soggetti ospitati, ma in parte anche per quelli fuori. Ogni individuo salvato diventi ambasciatore della propria specie, portavoce dei suoi fratelli e sorelle meno fortunati”.
A causa delle ingenti spese che comportano trasferimenti, mantenimento e cure degli animali ancora momentaneamente detenuti nello zoo, → LEAL prosegue la raccolta fondi intitolata al progetto di chiusura di questo zoo “Io sto con Bruno” ogni contributo sarà fondamentale e destinato al progetto.
Bruna Monami, LEAL sezione Arezzo | tel. 347 6192617
lealarezzo@gmail.com

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