A molti di voi sarà arrivato in questi giorni un appello di Greenpeace che chiede di aiutarli a sostenere un'approvazione veloce del progetto REACH. Qui c'è il loro appello:
Per chi non conoscesse ancora il progetto REACH, possiamo dire in breve che il progetto REACH dell'Unione Europea prevede nei prossimi anni un programma di test di tossicità su decine di migliaia di composti chimici - test svolti su animali. Questo significa milioni di animali uccisi nei laboratori, in aggiunta a quelli che già sono usati per testare le sostanze NUOVE. Le associazioni antivivisezioniste si stanno opponendo, chiedendo sostanziali modifiche, in modo che PRIMA si sviluppino metodi di test senza animali, e POI si inizi la batteria di test sulle sostanze chimiche "vecchie". Al contrario, le associazioni ambientaliste e per la tutela dei consumatori fanno pressioni sui governi nazionali e sovranazionali affinché vengano eseguiti questi test al più' presto, anche se su animali. Lo sta facendo il WWF, e ne abbiamo già parlato mesi fa, e ora anche Greenpeace si sta dando da fare. Nel dossier di Greenpeace, l'unico accenno ai test su animali e' questo:
5. Lo sviluppo e l'utilizzo di metodi di test alternativi (in vitro) al posto
dei test sugli animali dovrà essere sostenuto anche a livello economico.
L'applicazione del principio relativo a "una sostanza – una
registrazione" potrà evitare la duplicazione dei test. La proposta attuale
di REACH consente alle aziende che producono, o importano, la stessa sostanza
chimica di registrarla singolarmente e non obbliga le aziende a condividere i
dati sulla sua sicurezza. Si raccomanda, pertanto, una sola registrazione per
la stessa sostanza chimica, contemplando un provvedimento vincolante per la
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