La LEAL, lega antivivisezionista, nasce a Milano nel 1978, fondata da Kim Buti.
Nel giro di pochi anni ha acquisito soci in ogni parte di Italia, contando anche alcune delegazioni in varie città. Totalmente apolitica gestita esclusivamente da volontari, ha come uniche fonti di finanziamento le donazioni ed i contributi dei soci e dei simpatizzanti.
La LEAL ha per scopo statutario l’abolizione della vivisezione e la sua sostituzione con altri mezzi più sicuri scientificamente e più accettabili moralmente, diceva Bernard Shaw : “ non si deve valutare se un esperimento su un animale è giustificato o meno, semplicemente dimostrando che è di una qualche utilità. La distinzione non è tra esperimenti utili ed inutili, ma tra comportamenti barbari e civili. La sperimentazione su animali è un male sociale perché anche se comportasse un avanzamento del sapere umano, lo otterrebbe a spese dell’umanità delle persone”.
Gli esseri umani non hanno il monopolio della sofferenza, del terrore e della disperazione o quello dell’amore e della lealtà; gli animali sono come noi capaci di godere e di soffrire, ma non sono capaci di esprimere a parole il dolore cui molto spesso l’uomo li costringe. E’ per questo motivo che la nostra associazione è pronta a collaborare ad ogni azione volta a combattere realtà come la caccia, il commercio di pellicce, l' abbandono e il randagismo conseguente, le corride, i circhi e gli zoo e tutte le situazioni nelle quali gli animali vengono sfruttati.
I soci vengono tenuti al corrente delle attività svolte tramite il notiziario trimestrale AV La Voce dei Senza Voce.