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Blitz di LEAL e Senatore Ciampolillo M5S agli stabulari Rettorato Unife sortisce effetto: si apre il dialogo

Ott 10, 2017 | Argomenti, LEAL informa, Proteste e Incontri | 3 commenti

Seconda visita del Senatore Lello Ciampolillo M5S all’Università di Ferrara il 9 ottobre, accompagnato da Gian Marco Prampolini, presidente di LEAL Lega Antivivisezionista, Stefania Corradini, responsabile LEAL Ferrara, e dall’avvocato David Zanforlini, legale dell’associazione, per chiedere accesso agli stabulari dell’Università di Ferrara e prendere visione dei registri di carico e scarico degli animali.
LEAL_Unife_2017_10_10_Ciampolillo_02Durante la precedente visita al Polo Biomedico avvenuta il 24 luglio era stata negata l’autorizzazione di accesso ai laboratori e in assenza del Rettore, il Prorettore vicario Deidda Gagliardo, aveva assicurato anche davanti alle telecamere la possibilità di una telefonata a stretto giro per fissare un appuntamento a breve. La promessa mancata ha di fatto convinto il Senatore Ciampolillo da approfondire le ragioni della chiusura. Dopo un breve infruttuoso presidio davanti agli uffici del Rettore, la giornata si è conclusa positivamente con una conversazione telefonica tra il Senatore Ciampolillo e il Rettore Giorgio Zauli, terminata con l’accordo di un prossimo appuntamento in Rettorato e visita agli stabulari.
Il Senatore Lello Ciampolillo ha commentato:
“Come rappresentante delle Istituzioni e LEAL come associazione animalista riteniamo legittimo che un Senatore della Repubblica possa accedere in qualsiasi momento in uno stabulario se gli animali stanno bene e sono gestiti come prevede la normativa. Non vediamo come ci possa essere motivo ostativo e perché ci sia stato impedito anche oggi di accedere a questi locali e vedere i registri e gli animali. Per la ricerca si impiegano soldi pubblici. Ci sembra anacronistico che ci sia oggi, pur consentita dalla legge, la sperimentazione animale: oggi parliamo di reti neurali, si possono fare sperimentazioni attraverso il computer e si possono coltivare cellule in laboratorio. È da Medioevo pensare di prendere animali anche dal loro habitat naturale e sottoporli a prigionia e sofferenze. Di fatto oggi ci è stato negato l’accesso e su questa vicenda non molliamo fintanto che riusciremo a vedere cosa succede in questo stabulario”.
Si dichiara soddisfatto l’avvocato David Zanforlini, che legge positivamente la telefonata fatta dal Rettore Zauli al Senatore Ciampolillo: “Dopo due mesi e mezzo di assoluto silenzio il Rettore di Ferrara ha promesso oggi a breve l’accesso agli stabulari. Un segnale di apertura, e grazie anche alla presenza della stampa la vicenda ha avuto un percorso utile e proficuo che speriamo dia i suoi frutti”.
Una nota congiunta di Gian Marco Prampolini e Stefania Corradini in chiusura di giornata: “LEAL si batte dal quarant’anni per l’abolizione della vivisezione e chiediamo di poter accedere a laboratori e registri per verificare se una volta finita la sperimentazione gli animali vengono inviati alla riabilitazione, come prevede la legge nel 70 per cento dei casi. A parte i dati protetti dal segreto della ricerca, non è giustificata l’omertà di chi fa ricerca in vivo, non si può vedere, non ci sono immagini, si vogliono fare pubblicazioni scientifiche sulla pelle degli animali senza mostrare come si ottengono. Ricercatori e scienziati che lavorano per il progresso della scienza a fini etici dovrebbero essere i primi a battersi al nostro fianco per un cambiamento radicale dei metodi di ricerca che utilizzi nuove metodologie, ma questo non accade. Nei laboratori di tutto il mondo si ignora il principio primo del “non nuocere” e si mandano a morte, tra atroci sofferenze, milioni di animali per un metodo di ricerca di fatto mai validato”.
Guarda i nostri video:
 

 

 
RAI3 TG Emilia Romagna 9 ottobre 2017 ore 14.00 (servizio al minuto 6:08):
 
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Il video di Telestense:
 


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